Piacenza, appuntamento sui social e risse in strada
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Direttore: Alessandro Plateroti

Piacenza, appuntamento sui social e risse in strada

Carabinieri NAS

Piacenza, organizzavano risse sui social. Identificati oltre sessanta giovani, sei condotti in caserma dai Carabinieri.

PIACENZA – Appuntamento sui social network e risse nel centro cittadino di Piacenza, il tutto organizzato da oltre sessanta adolescenti che partecipavano a questa sorta di Fight Club.

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Piacenza, organizzavano risse sui social network

Sei dei ragazzi identificati dai Carabinieri sono stati condotti in caserma dai Carabinieri. I ragazzi erano picchiatori abituali e per tre settimane consecutive hanno partecipato alle risse organizzate il sabato pomeriggio per le vie di Piacenza.

Carabinieri NAS
Fonte foto: https://www.facebook.com/carabinieri.it/

Il meccanismo delle risse social

Le risse venivano organizzate sui social network con la speranza che un buon numero di spettatori si radunasse per fare il tifo e godersi l’insolito (e insano) spettacolo. I protagonisti della vicenda, fanno sapere gli inquirenti, sono tutti giovani e giovanissimi che organizzavano e prendevano parte a queste risse che vedevano impegnate almeno venti persone, dieci per parte, che, accordatosi sul luogo e sull’orario dello scontro, condividevano le informazioni sui social network creando dei veri e propri appuntamenti social alla quale prendevano parte decine di ragazzi.

Di seguito uno dei video intercettati sui social network:

Risse tra ragazzi a Piacenza, spuntano nuovi video

Nuovo video delle risse in centro storico a Piacenza tra ragazzi: www.liberta.it

Pubblicato da Libertà su Martedì 23 ottobre 2018

Il procuratore di Piacenza: non inseguite i falsi miti della violenza

Sulla questione, ormai dilagante e preoccupante, è intervenuto anche il questore di Piacenza Pietro Ostuni, il quale ha voluto lanciare un monito ai giovani della città. ““Non inseguite i falsi miti della violenza, state attenti perché rischiate grosso con la legge. […]. La polizia postale sta scandagliando il web per risalire ai video, alle foto e ai profili che li hanno postati sui vari social. Tutto ciò che si fa in rete lascia traccia. Mi rivolgo anche a genitori e insegnanti: prestate attenzione ai nostri ragazzi, a cosa fanno e a cosa dicono, perché è fondamentale”.

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ultimo aggiornamento: 23 Ottobre 2018 19:22

CasaPound, niente controllo della Finanza: la Procura attende informativa

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